Il mio nome è Elisa e sono una di quelle donne che la gente comunemente chiama “troia al telefono” o “centralinista erotica”.
In realtà non sono un poco di buono o una porno star. Gli stereotipi sulle donne che fanno questo tipo di lavoro sono infiniti ma, in realtà il nostro campo d’azione è molto più semplice e comune di quello che si è soliti pensare.
Negli anni passati e qualcuno tuttora ha pregiudizi senza capo ne coda riguardo questo tipo di mestiere. La donna, sexy al telefono è vista da alcuni come una di facili costumi e non sempre viene accettata nonostante il numero di persone che chiamano le hot line siano sempre in continua crescita.
Quella della donna porca al telefono sembra un mestiere semplice ma che invece richiede un certo impegno in quanto è necessario intrattenere più uomini e nel miglio modo possibile nel corso di una stessa serata.
Sono sempre più frequenti le chiamate che ricevo da uomini che scelgono di chiamare una linea erotica perché stanno attraversando un periodo di crisi con la partner o che semplicemente hanno voglia di evadere dalla monotonia e provare sensazioni nuove, spinti anche dal fatto che le tariffe oggi giorno hanno costi veramente molto bassi e quindi alla portata di tutti.
Recentemente ho ricevuto la chiamata di un certo Simone, si trattava di un uomo sulla 40ina in crisi con la compagna e desideroso solo di un po’ di dolce compagnia per aiutarlo ad eccitarsi e raggiungere l’orgasmo.
Ricordo che inizialmente iniziò dicendo che si trovava solo in casa con in mano l’album delle foto scattate negli anni con la sua compagna e nell’altra un bicchiere di whiskey. Focalizzai la scena e chiudendo gli occhi gli dissi di immaginare che in quel momento mi trovavo di fronte a lui, vestita solo di perizoma e reggiseno. Lo stavo baciando sul collo, mentre le mie mani palpavano timidamente il suo cazzo. Delicatamente stavano sbottonando la sua cintura e poi uno ad uno i bottoni dei pantaloni fino a farli cadere alle sue caviglie. Sentivo dall’altra parte della cornetta il suo respiro diventare già più pesante. Continuai dicendogli che le mie mani a questo punto stavano abbassando i suoi boxer mentre la mia lingua scorreva giù lungo il suo petto. In quel momento era completamente nudo di fronte a me. Lo feci sedere mentre io mi inginocchiavo di fronte a lui. Le mie mani accarezzavano le sue cosce fino ad arrivare al suo cazzo ormai duro ed eccitato. Gli dissi che la mia bocca era vicina al suo uccello, che le mie labbra lo sfioravano delicatamente. La mia lingua iniziava a stuzzicare la sua cappella con piccoli colpi prima di percorrere tutto il suo cazzo fino alle palle.
Lo spompinavo freneticamente mentre le mie mani tastavano le sue natiche spingendolo sempre più verso la mia bocca. Nella mia fantasia erotica lui era immobile a gambe aperte ed ansimava di piacere andando dietro al ritmo della mia bocca mentre nella realtà era chiaro che con una mano tenesse il cellulare e con l’altra che si stesse facendo una sega senza precedenti. Potevo sentire la sua mano frenetica smanettare il suo uccello mentre le mia voce sensuale continuava a descrivere una scena del tutto immaginaria ma carica di erotismo e sensualità.
Evidentemente ad un tratto non riuscì più a trattenersi ed il suo cazzo gli esplose letteralmente in mano cospargendole di sborra calda.
Ero riuscita nel mio intento ed ero fiera di me. Anche se sono solo una ragazza al telefono erotico so di essere riuscita a regalare a quest’uomo attimi di intensa passione ed eccitazione.
Ci salutammo con un arrivederci al prossimo incontro.