La signorina Linda è una ragazza bellissima che abita nell’attico del nostro palazzo. Alta, bionda con i capelli lunghi e gli occhi chiari e con un fisico da miss è veramente quello che si dice una strafica.
Quando la signorina Linda va in vacanza o si assenta per qualche giorno chiede a mia madre di annaffiare le sue piante, ovviamente dietro un lauto compenso sotto forma di mancia che la signorina non si dimentica mai di lasciare. Quando passa in … Continua a leggere
È passato più o meno un mese da quando io e Simona ci siamo trasferite e Londra per la nostra esperienza all’estero. Amiche da sempre, non ci siamo mai fatte sfuggire l’occasione di trascorrere qualche periodo lontane da casa per imparare le lingue e fare esperienze nuove e stimolanti ogni giorno.
L’orologio alla parete segnava le due. Il ticchettio della lancetta scandiva costantemente il passare dei secondi. Era da circa un’ora che me ne stavo in quella stanza asettica e quasi totalmente buia. La scrivania che era al centro era illuminata a malapena da una lampadina che gli penzolava sopra. A parte l’orologio sul muro ed un enorme specchio che occupava gran parte della parete di fronte, non c’era nient’altro.
Una scommessa? Si può darsi. Probabilmente potrei anche dire che fosse più una sfida con me stessa. Una fantasia perversa che ho sempre avuto ma, che ho sempre represso. L’idea di immaginarmi nel bel mezzo di un’orgia con tanta mani che mi toccavano per farmi godere mi aveva sempre attirato. Non avevo però, mai avuto il coraggio di provare.
Mi sono sempre considerato un ragazzo sveglio e pronto a nuove avventure sessuali. Del resto, come ogni giovane di 18 anni, sognavo di tuffarmi nella figa di una ragazza magra e fragile mia coetanea, ma la storia che mi è successa di recente ha segnato tutta la mia vita e ho iniziato a cercare avventure erotiche più travolgenti.
Di mestiere eccito gli uomini via cavo e mi eccito io stessa a sentire le porcate che mi dicono per telefono tipo “ho tanta voglia di scopare, troia” oppure “sei una troia senza pudore” e via dicendo. Per la passione che ho per questo mestiere ho rinunciato anche al mio ragazzo che non accettava di avere una telefonista erotica come fidanzata.
Sottomesso ai miei voleri, sarà trattato come uno schiavo, con mia grande soddisfazione.